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28 aprile 2017 - Il Barakat Trust — un organizzazione benefica con sede nel Regno Unito che supporta lo studio e la conservazione del patrimonio culturale, architettonico e artistico islamico attraverso il finanziamento di ricerche, borse di studio, pubblicazioni, conferenze e altri progetti – ha generosamente assegnato un contributo di 8.000 sterline per la digitalizzazione dei documenti arabi della Sicilia normanno-sveva.

La Sicilia fu invasa e soggiogata da un esercito di truppe arabe e berbere provenienti dal Nord Africa durante la seconda metà del IX secolo, e rimase sotto il dominio islamico fino alla conquista normanna degli Altavilla, intrapresa tra il 1061 e il 1091. Nessun documento amministrativo o giuridico del periodo islamico è sopravvissuto, ma restano circa 125 documenti arabi dell’epoca normanna e sveva (c. 1060-1266), quasi interamente conservati in archivi ecclesiastici, e centinaia di altri documenti in greco e latino, in grado di svelare numerosi aspetti della vita quotidiana della comunità arabofona dell’isola. I documenti arabi ammontano a circa il 10% di tutti i documenti conservati, e includono scritture bilingui in arabo e greco, o in arabo e latino, sotto forma di originali, copie, traduzioni, o deperdita (segnalazioni di documenti mancanti). Tra l’XI e il XIII secolo, seppur sotto il dominio di re cristiani, la maggior parte della popolazione siciliana era infatti formata da musulmani ed ebrei arabofoni.

In preparazione all’inizio del progetto Documenting Multiculturalism, previsto per il 1 ottobre 2018, si stanno raccogliendo e inventariando immagini ad alta risoluzione di tutti i documenti della Sicilia normanno-sveva, al fine di includerle nella base dati DocuMult, il principale strumento di ricerca del progetto.

La squadra di ricercatori membri del progetto ha già acquisito la maggior parte di queste immagini: le istituzioni principali (quali l’Archivio di Stato, la Biblioteca Comunale, e l’Archivio Diocesano di Palermo) hanno già interamente digitalizzato i loro documenti, e ne hanno generosamente fornito le immagini al progetto. Tuttavia, rimangono da digitalizzare i documenti conservati negli archivi ecclesiastici della Sicilia.

Il contributo di 8.000 sterline del Barakat Trust permetterà di completare la digitalizzazione dei documenti normanno-svevi negli archivi ecclesiastici di Agrigento, Catania, Monerale, Cefalù, Patti, e della Cappella Palatina di Palermo. Per la prima volta tutti questi documenti in arabo, greco, latino e giudeo-arabo saranno studiati e pubblicati globalmente secondo criteri scientifici all’avanguardia, tradotti in inglese e italiano, e resi pienamente e liberamente accessibili a specialisti e non, senza barriere linguistiche o di altra natura, in rete.

Nei prossimi sei anni, i documenti saranno usati per creare una serie di sofisticati strumenti di ricerca elettronici, che costituiranno non solo il mezzo per raggiungere i fini del progetto Documenting Multiculturalism, ma anche fini a sé stanti, in grado di rivoluzionare lo studio della Sicilia normanno-sveva e della sua comunità arabofona.

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Questo progetto ha ricevuto finanziamenti dal Consiglio europeo della ricerca (CER) nell'ambito del programma di ricerca e innovazione Orizzonte 2020 dell'Unione europea, in virtù della convenzione di sovvenzione n. 787342.